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Trento, 18 settembre 2023
RISPOSTA ALL' INTERROGAZIONE SULLA
PRIVATIZZAZIONE DI SERVIZI DELLA TRENTINO TRASPORTI

presentata da Lucia Coppola,consigliera provinciale/regionale Gruppo Misto/Europa Verde
in data 19 settembre 2023

Con riguardo alla interrogazione in oggetto, con la presente, sentita la Società Trentino trasporti, si precisa quanto segue.

1. Le ragioni per le quali la Società Trentino trasporti fa ricorso all’affidamento a operatori privati per lo svolgimento dei servizi Skibus risiedono innanzitutto nelle criticità che caratterizzano il mercato del lavoro italiano da alcuni anni a questa parte. I dati dei diversi osservatori sul mondo del lavoro in Italia convergono infatti nell’indicare che si sta attraversando una fase in cui la ricerca di lavoro da parte delle imprese cresce, ma aumenta contemporaneamente la difficoltà di reperimento di personale, in particolare per le imprese delle regioni del Nord Est e del Nord Ovest. Una ricerca di Confartigianato aggiornata allo scorso mese di luglio evidenzia che nell’ultimo anno, tra luglio 2022 e luglio 2023, la quota di lavoratori mancanti rispetto al totale delle assunzioni previste è passata dal 40,3% al 47,9%. Il fenomeno è diffuso in tutta Italia e in tutti i settori, ma a livello regionale vede proprio i nostri territori in maggiore difficoltà; in particolare - evidenzia il rapporto di Confartigianato - le imprese che faticano di più a trovare dipendenti operano in Trentino-Alto Adige, con il 61,6% del personale di difficile reperimento. Seguono quelle della Valle d’Aosta (57,1%), dell’Umbria (54,6%), del Friuli-Venezia Giulia (53,3%), dell’Emilia-Romagna (52,7%), del Piemonte (52%) e del Veneto (51,4%). Il settore del Trasporto Pubblico Locale è tra quelli nei quali si sta avvertendo in misura marcata il fenomeno, con una sempre maggiore carenza di personale in possesso dei titoli abilitanti alla guida, tanto che diverse aziende operanti nel TPL hanno già dovuto ridurre i servizi.
Anche Trentino trasporti ha dovuto fare fronte a questo fenomeno, manifestatosi innanzitutto attraverso una partecipazione alle procedure di selezione pubblica decisamente inferiore rispetto al passato, e tradottosi in una ridotta capacità di far fronte alle esigenze di compensare il turnover e i maggiori fabbisogni dovuti ai servizi stagionali. La carenza di autisti stagionali e la necessità di impiegare gli autisti disponibili per sostituire quelli che raggiungono l’età per la pensione, ha spinto la Società a garantire innanzitutto la regolarità dei normali servizi di linea urbani ed extraurbani, ricorrendo in misura maggiore rispetto al passato all’affidamento a terzi per rispondere alla richiesta di servizi stagionali e turistici.

2. Per quanto riguarda i servizi Skibus, mentre una parte di essi è da vari anni affidata a vettori terzi tramite apposite gare, la Società ha provveduto a produrre direttamente la parte restante con il proprio contingente di autisti stagionali. Prima della pandemia, tale contingente era composto da 45 autisti stagionali; un numero che dopo la pandemia si è ridotto, passando alle 30 unità nella stagione 2021/22 e diminuendo fino a 15 effettivi in quella 2022/23. Tale progressiva riduzione del personale interno ha prodotto un incremento proporzionale dell’affidamento a terzi di quote di servizi stagionali, con una tendenza che si conferma per la stagione 2023/24, in vista della quale sono state predisposte apposite gare per l’affidamento del servizio skibus in misura superiore rispetto al 2022.

3. Per quanto tale dinamica abbia una dimensione nazionale e trasversale a diversi settori, l’Azienda si è attivata con iniziative volte a contrastare la tendenza alla riduzione di organico, di cui si dirà più avanti. Occorre contemporaneamente precisare che tale situazione non avrà alcuna ripercussione sui posti di lavoro dei dipendenti dell’officina aziendale. Innanzitutto va detto che le difficoltà di reclutamento di personale riguardano anche gli addetti alla manutenzione, e sono attualmente aperte diverse selezioni finalizzate proprio alla ricerca di personale per l’officina. Non c’è nessun rischio per i lavoratori presenti in organico dunque, ma, al contrario, è in corso la ricerca di nuovi addetti. A questo proposito giova precisare che negli ultimi 4 anni, escluso l’anno 2021 condizionato dalla pandemia, i km percorsi del servizio Skibus hanno rappresentato circa il 2% delle percorrenze chilometriche sviluppate dalla Società (circa 0,45 su 21,8 milioni di km); pertanto, pur significative variazioni all’interno di tale quota non hanno la capacità di influenzare il volume complessivo dell’attività aziendale.

4. Non corrisponde al vero che attualmente nei piazzali di via Innsbruck siano parcheggiati, privi di manutenzione, 60 mezzi adibiti a tale servizio. Il parco mezzi utilizzato per servizio di linea e poli ambito consta di poco meno di 700 veicoli che vengono manutenuti regolarmente, mentre sono 23 gli autobus adibiti a uso esclusivo Skibus/Servizi Urbani Turistici (12 bus da 11 metri e 11 bus da 12 metri).

5. Ancora, non corrisponde al vero che si sia deciso di non fare la manutenzione a tali mezzi, disperdendo così un patrimonio di grande valore, poiché gli stessi vengono regolarmente revisionati ogni anno e sottoposti a tagliando specifico prima dell’impiego della stagione invernale Skibus.

6. Il Cda della Società nella seduta del 5 settembre ha valutato la possibilità di affidare a vettori privati alcune corse delle linee 16 e 10/ dl servizio urbano di Trento. Tale ipotesi, che consentirà all’Azienda una razionalizzazione dei turni di lavoro per gli autisti, è stata formulata sulla base del ridotto numero di passeggeri presente a bordo dei mezzi nelle fasce orarie interessate, e sulla conseguente possibilità di utilizzo di mezzi di dimensioni ridotte, commisurate all’utenza trasportata. Negli orari dove è maggiore la frequentazione le corse delle due linee saranno effettuate da Trentino trasporti con i mezzi di maggiori dimensioni, mentre all’operatore privato verranno affidate le corse effettuabili con mezzi rispettivamente da 19 posti (per la linea 10/) e da 25/30 posti (per la linea 16).
Questa soluzione è stata prospettata al Comune di Trento in quanto ente affidante, che ha a sua volta autorizzato l’affidamento; le percorrenze chilometriche oggetto dell’affidamento saranno pari a circa 87.000 km, su un totale dei chilometri effettuati nel servizio urbano di Trento pari a circa 5.700.000 km.

7. Come si è avuto modo di evidenziare sopra, gli affidamenti di servizi a operatori esterni da parte di Trentino trasporti rappresentano una quota decisamente marginale dell’insieme dei servizi gestiti dalla Società. Se è vero che tale quota è aumentata negli ultimi anni per le ragioni sopra esposte, non corrisponde minimamente al vero che vi sia una scelta orientata a “privatizzare poco alla volta i servizi della Società”. È vero, al contrario, che la Società si sta dotando di strumenti finalizzati a contrastare e, auspicabilmente, invertire la tendenza alla diminuzione di lavoratori e lavoratrici disponibili a entrare nell’organico aziendale, proprio con l’intento di potenziare la propria capacità di realizzare direttamente i servizi affidati. La Società si sta ad esempio impegnando anche per supportare gli autisti fuori sede che trovano difficoltà nel reperire un alloggio, sia mettendo a disposizione a condizioni di favore unità immobiliari del proprio patrimonio adatte alla residenza, sia ricercando forme di collaborazione con altri enti e istituzioni del territorio che possano mettere a disposizione soluzioni abitative anche temporanee. Ma, soprattutto, l’Azienda sta sperimentando forme di reclutamento ulteriori rispetto alle consuete selezioni per autisti in possesso delle patenti professionali. Si fa riferimento, in particolare, alla recente pubblicazione del bando di selezione attraverso cui individuare aspiranti autisti da inserire nella “Trentino Trasporti Academy”, un’iniziativa che persegue l’obiettivo di ampliare e qualificare ulteriormente l’organico degli autisti della Società. La Trentino Trasporti Academy offre a giovani uomini e donne di almeno 21 anni l’opportunità di iniziare una carriera nel mondo del trasporto pubblico, anche se non posseggono la patente professionale D e la Carta di Qualificazione del Conducente (CQC). I giovani selezionati inizieranno subito a lavorare, imparando a conoscere la rete del trasporto pubblico e l’organizzazione di una grande azienda come Trentino Trasporti.
Grazie al contratto part-time che li impegnerà per tre giorni alla settimana, potranno contemporaneamente frequentare la scuola guida per acquisire la patente D e la CQC, ovvero l’abilitazione di guida professionale necessaria per svolgere la professione di autista. Tutti i costi della formazione saranno sostenuti dall’Azienda. Una volta acquisita la patente, il rapporto di lavoro verrà trasformato con un contratto a tempo pieno e indeterminato e i giovani della Trentino Trasporti Academy entreranno a tutti gli effetti nella squadra degli autisti della Società. Per dare la massima diffusione all’iniziativa, Trentino Trasporti ha predisposto un’adeguata campagna informativa utilizzando il proprio sito web, i pannelli a messaggio variabile nelle autostazioni e i diversi canali social. Il numero di domande presentate per accedere alla selezione risulta decisamente superiore alle attese.


Cordiali saluti.

- avv. Mattia Gottardi -

 

      Lucia Coppola

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